31 DICEMBRE 2007 PRESIDIO A REBIBBIA

31 DICEMBRE 2007 PRESIDIO A REBIBBIA
Dal 1 dicembre ’07 migliaia di detenuti nelle carceri di tutta Italia
e
loro familiari hanno cominciato uno sciopero della fame per
l’abolizione dell’ergastolo, alcuni anche decisi a portarlo avanti
fino
alla morte. Attualmente non sappiamo con precisione quanti ancora lo
continuino data la difficoltà di circolazione di notizie e per la
censura applicata nell’ intento da parte istituzionale di mettere il
silenziatore a tale scomoda vicenda contemporanea alla votazione della
moratoria sulla pena di morte. Pur essendo per la distruzione totale di
ogni forma di carcere abbiamo fin dal principio solidarizzato con
questa
lotta perché nata all’interno delle galere, come forma di
comunicazione
abbiamo anche volantinato durante gli orari dei colloqui con i
familiari
sia a Rebibbia che a Regina Coeli. Nella sezione femminile di Rebibbia,
in appoggio a tale lotta, inizialmente è stato fatto lo sciopero del
carrello con il rifiuto dei pacchi e la battitura due volte al giorno
per tre giorni consecutivi e poi per altri cinque giorni.
Successivamente nelle domeniche e durante le festività la battitura
è
stata ripetuta alle 14,30 e alle 19,30. In tutto questo periodo abbiamo
continuato, con la nostra presenza rumorosa fuori del carcere di
Rebibbia specialmente negli orari della battitura, a portare la
solidarietà esterna e, la sera del 25 dicembre, i saluti con fuochi
d’artificio udibili e visibili dalle detenute.
La mattina del 31 dicembre alle 10,30 saremo sempre nel prato davanti
la
sezione femminile di Rebibbia in fondo a Via Bartolo Longo in un
presidio comunicativo con musica e microfono aperto. Invitiamo a
partecipare tutti coloro che vogliono esprimere solidarietà alle
prigioniere e aspirano sinceramente a una società libera dal dominio e
dalle galere.
Anarchiche e anarchici.

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